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Visualizzazione dei post da dicembre, 2013

Misterezio , scusate la foto.....

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SQUADRA ALLENATA DA MISTEREZIO giovanissimi

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GIOVANISSIMI REAL VALDAGNO STAGIONE 2013/2014 MISTEREZIO Spesso noi allenatori, noi adulti, in maniera autoritario invadiamo il modo di fare sport dei nostri ragazzi decisamente molto più giocoso. Predichiamo e pretendiamo l'eccelenza nel comportamento e nel rendimento, ma abbiamo un difetto: non le mettiamo in pratica, spesso metttiamo la testa sotto terra come gli struzzi.Spesso i valori, le aspettative , le intenzioni rispetto al mondo sportivo dei giovani sono negativavente in contrasto.  Spesso gli adulti si giustficano e dimostrano la loro alienazione di una propria e mancata realizzazione di se stessi, dimostrando clamorosamente una incapacità delle proprie frustazioni...come perdere una partita ..o non accettare che il proprio figlio non giochi.....o giochi troppo poco....LASCIAMOLI GIOCARE ...... misterezio GIOVANISSIMI REAL VALDAGNO STAGIONE 2012/2013         VINCITORI DELLA COPPA DISCIPLINA 

condizioni PSICOLOGICHE giuste per PREPARARSI A VINCERE

Attraverso il gioco del calcio, a qualsiasi livello venga esso praticato, si esprime emozione e passione. Con rammarico mi rendo conto che rispetto ad altri sport di squadra come la pallacanestro o la pallavolo nel calcio non si dà la giusta rilevanza all' aspetto psicologico del giocatore in momenti particolari come ad esempio il pre- partita. nonostante sia provato che il dispendio fisico durante la partita sia paragonabile al dispendio energetico psicologico, appunto prima e durante la partita.Infatti esistono due tipi di riscaldamento:il primo è strettamente legato all'aspetto psicologico e il secondo , FISICO, e fisico,entrambi hanno lo scoo di preparare al meglio il giocatore alla prestazione.  E', a mio parere, nel momento che precede la partita che inizia la preparazione cosi detta "interiore" o riscaldamento psicologico, di ogni giocatore per poter poi garantire, una volta in campo, la migliore performance possibile. Questa predisposizione (dispors

8°allenamento per l'attività di base e non solo. MODELLO ''allenare la prestazione''

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Inizio l'allenamento sempre con bene in testa le 5 condizioni affinchè una mia unità didattica, cioè l'allenamento,  abbia successo e sia veramente efficace:   SE IL CLIMA E' SERENO, PROPOSITIVO E MOTIVATO - SE NON SI GIOCA IL PALLONE  A CASO  - SE LE PAUSE SONO  RIDOTTE AL MINIMO  E IL RITMO E' INTENSO - SE SI LAVORA IN MICRO GRUPPI  -SE SI SVOLGONO ESERCITAZIONI TECNICHE E TATTICHE IN CUI SI  GIOCA A CALCIO IL PIU' POSSIBILE,  CON LA PRESENZA  DEL   PALLONE E DELL' AVVERSARIO Ribadisco che ogni mio allenamento è ispirato  dal principio: il modello dell'allenamento deve sempre avvicinarsi al modello della partita.  . L'obbiettivo è sempre lo stesso per tutti gli allenamenti: allenare ''alla prestazione .'' cioè alla partita ........di campionato 1^ PARTE Mi presento come sempre circa 45 minuti prima dell'inizio dell'allenamento, questo mi permette di preparare in campo l'attrezzatura neccesaria. Mi

Considerazioni sulla tattica

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Nel gioco , la tattica sintetizza tutte le forme di collaborazione create dal gruppo (squadra + allenatore + presidente) con l'intento di vincere la partita o addirittura raggiungere un obiettivo di lungo termine come vincere un campionato. La tattica di una squadra esprime l'essenza del gruppo, la crescita , la capacità di comunicare in positivo , la disponibilità e il sacrificio, il livello della “preparazione interiore” raggiunta: tutto ciò permette di poter raggiungere qualsiasi obiettivo senza temere l'avversario o gli imprevisti come infortuni, squalifiche, episodi strani, arbitro ecc.. Il tutto si puo' riassumere  in questa frase: “ Credi che riuscirai . Credici fermamente , e farai naturalmente ciò' che è necessario per riuscire ".  La tattica deve essere condivisa. Deve esserci il desiderio di crederci , la fiducia che tutte le azioni specifiche sono orientate tutte nella stessa direzione e così si possano esprimere nel massimo del risultato

11° allenamento per la categoria esordienti/pulcini

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Sono convinto più che mai che a tutti i livelli il calcio è un gioco , e deve rimanere tale.  Si tratta di un gioco di squadra, di gruppo e di conseguenza fortemente collaborativo e imprevedibile, o meglio fortemente situazionale.  Da questi concetti i miei allenamenti prendono spunto e si sviluppano. Desidero ribadire anche un concetto a me molto caro: prima e durante e dopo gli allenamenti, è importante che il clima sia sereno e positivo . Il calcio, per i ragazzi, deve essere divertimento e passione , solo così il giovane calciatore si allena con il più alto impegno, profitto e interesse. Da parte del Mister ci deve essere: 1.   Competenza, continuo aggiornamento, valutando il metodo e il programma in base alla fascia di età dei propri ragazzi, coraggio, convinzione e voglia di mettersi in discussione; 2.   Creatività e voglia di animare e di  motivare ; 3.   Un clima sereno.         Da parte del giocatore : 1.   Disponibilità al gioco, quindi entusias

12°alle namento incentrato nel mio metodo ''allenare i giovani alla partita'' E' l'obbiettivo che regola il comportamento e il movimento''

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M i rivolgo principalmente agli allenatori  dell' attività di base.  5  CONDIZIONI   PER LA RIUSCITA DELL'ALLENAMENTO  :  I COSIDETTI  CINQUE ''SE'' DEL MIO METODO: -  SE IL CLIMA E' SERENO, PROPOSITIVO E MOTIVATO - SE NON SI GIOCA IL PALLONE  A CASO - SE LE PAUSE SONO  RIDOTTE AL MINIMO  E IL RITMO E' INTENSO - SE SI LAVORA IN MICRO GRUPPI  -SE SI SVOLGONO ESERCITAZIONI TECNICHE E TATTICHE IN CUI SI  GIOCA A CALCIO IL PIU' POSSIBILE,  CON LA PRESENZA  DEL   PALLONE E DELL' AVVERSARIO SVOLGIMENTO DELL' UNITA' DIDATTICA: PRIMA PARTE : tempo 30' circa A rrivo all'allenamento almeno 45  minuti prima dell'inizio. Arrivare in 'anticipo mi permette  di preparare  il campo e le attrezzature varie .Un bravo mister ha sempre comunque  con sè  UN FOGLIO  con la stesura  di  un programma alternativo, per ovviare a brutte sorprese come  in caso di pioggia ecc. Al  inizio  preparo la così detta '' gabbia'

il mister 'generale' nel settore giovanile..CHE TRISTEZZA......

.....ancora ......sul mister.... Questo articolo è rivolto ai mister, e piu' precisamente voglio parlare del metodo di gestione della squadra nel settore giovanile. Ci sono allenatori che nel gestire gli allenamenti o le partite usano in modo esagerato i rimproveri, le minacce sfiorando quasi le offese. A mio parere questi "metodi", se così si possono chiamare, nascondono una incapacità di risolvere un problema di gioco e conseguentemente anche una mancanza di una adeguata comunicazione: gridare e rimproverare senza dare un suggerimento porta a poco.Inoltre si pone il ragazzo in un atteggiamento di auto difesa e non di ascolto. Purtroppo c'è la convinzione che  l'allenatore debba imporsi al gruppo con determinazione e freddezza e che per poter vincere ci debba essere disciplina e silenzio.. Questi atteggiamenti  nascondono, a mio avviso,  una difficoltà da parte del mister di gestione della squadra che si manifesta appunto con l'aggressione o l'