11° allenamento per la categoria esordienti/pulcini

Sono convinto più che mai che a tutti i livelli il calcio è un gioco, e deve rimanere tale.  Si tratta di un gioco di squadra, di gruppo e di conseguenza fortemente collaborativo e imprevedibile, o meglio fortemente situazionale. Da questi concetti i miei allenamenti prendono spunto e si sviluppano.
Desidero ribadire anche un concetto a me molto caro: prima e durante e dopo gli allenamenti, è importante che il clima sia sereno e positivo. Il calcio, per i ragazzi, deve essere divertimento e passione, solo così il giovane calciatore si allena con il più alto impegno, profitto e interesse.

Da parte del Mister ci deve essere:

1. Competenza, continuo aggiornamento, valutando il metodo e il programma in base alla fascia di età dei propri ragazzi, coraggio, convinzione e voglia di mettersi in discussione;
2. Creatività e voglia di animare e di motivare;
3. Un clima sereno.
      
Da parte del giocatore:
1. Disponibilità al gioco, quindi entusiasmo;
2. Rispetto delle regole comportamentali e dei ruoli;
3. Impegno e motivazione;
4. Passione & sacrificio.


La seduta dell’allenamento la suddivido in quattro, le  parti attive sono in realtà  3 .
1. Riscaldamento con gioco (facilita lo scarico motorio), gabbia a portine;
2. Parte centrale (carico graduale e suddivisione del gruppo in due parti); prevalentemente situazionale a alta intensità.
3. Partita a tutto campo (espressione massima di tutte le componenti calcistiche). E' importante che i ragazzi curino il possesso palla, non devono calciare a caso, altrimenti si fischia punizione per gli avversari;
4.   Saluto finale con de faticamento.





Solitamente quando arrivo saluto i ragazzi uno a uno, magari con un pugnetto sulle spalle o una battuta o con due chiacchiere. Per me è importante curare l'accoglienza, è un modo per far capire al ragazzo quanto, per me, sia importante la sua presenza.
Temperatura permettendo, tutti i ragazzi escono dallo spogliatoio con la palla. Il pallone è lo strumento  principale del gioco del calcio e negli allenamenti DEVE essere sempre presente!
Gli obiettivi del mio allenamento sono riconducibili a quattro tipologie:
 A) Tecnico: palleggi;
 B) Tattico: disposizione a mezza luna con conduzione della palla a quattro giocatori, sia in difesa che a centro campo, da destra a sinistra e viceversa, sia in zona difensiva che a centrocampo;
C)  Fisico: circuito (allenamento delle capacita' coordinative e condizionali);
D)  Psicologico: il saper e il voler giocare per il gruppo.



Descrizione


1. Riscaldamento:



Inizio l'allenamento sottolineando che ogni giocatore deve avere un comportamento subordinato alle esigenze del  Mister e della squadra, per poter raccogliere il massimo durante lo svolgimento dell'allenamento.


Palleggi: anche se usato poco in partita è un gesto tecnico che sviluppa la coordinazione e la tecnica individuale. Per questo no va sottovalutato poiché aiuta ad acquisire maggior sicurezza nella tecnica individuale e aumenta la gestualità e sensibilità con il pallone.
Per eseguirlo correttamente la caviglia deve essere rigida (il piede duro), bloccata, la punta del piede tesa. Si colpisce con il collo del piede, sotto il pallone, mentre il piede d'appoggio aggiusta la posizione a seconda della traiettoria del pallone, di conseguenza si deve essere sempre in leggero movimento. Si calcia anticipando il pallone e con il corpo leggermente curvo in avanti, abbassando il busto. Per la perfetta riuscita del palleggio l'atteggiamento giusto consiste nell'essere concentrati ma decontratti fisicamente.




Esempi di esercizi:

Palleggio con palla in mano (ad ogni palleggio la palla deve tornare fra le mani):
Modalità:
  • Ad ogni battito di mani corrisponde un palleggio;
  • Alternare un palleggio alto e uno basso;
  • Palleggiare con il sinistro;
  • Eseguire 4 palleggi di seguito e chiamare ad alta voce al raggiungimento dei 4 palleggi;
  • Fare un mini percorso di 4/5 metri palleggiando;
  • Gara di palleggi in un minuto;
  • Di tacco laterale e riprenderla con le mani;
  • Palleggio con colpo di coscia e collo del piede;
  • Palleggiare con entrambi i piedi;
  • Palleggiare modulando l'altezza del palleggio stesso;
  • Disegnare una circonferenza a terra e palleggiare solo all'interna di essa.

Gioco di fine riscaldamento
Scalp-ball
Obbiettivi:
scarico motorio – movimento senza palla  creare spazio per ottenere la palla – divertimento e conseguente stimolazione della comunicazione fra compagni  allenamento delle capacità coordinative e condizionali  sviluppare la capacità di prendere iniziativa – sviluppare la capacità di ottenere la superiorità numerica
Occorrente:
-Campo rettangolare delimitato da birilli;
-Due paletti (piantati a metà della lunghezza nei due lati corti del campo che fungono da porte,da difendere e attaccare);
-Tracciare una circonferenza di due metri attorno ai due paletti  (nessun difensore può entrare);
-Casacche;
-Una palla piccola (da pallamano o rugby o da calcio).






Come si gioca:

-2 sq. da 8/10 giocatori
-si gioca con le mani, così come nelle rimesse laterali e nei corner;
-è vietato calciare con i piedi
-Ogni componente deve infilarsi dietro nella cinta dei pantaloni  una casacca oppure un fazzoletto a mo’ di codino, facilmente estraibile e visibile;
-E’ consentito ogni tipo di movimento con o senza palla;
-Il gioco consiste nel portare la palla attraverso una serie di passaggi vicino (toccandolo) al paletto della Sq. avversaria;
- Il paletto è difeso dalla SQ. avversaria che può difendere solo allargando le braccia senza entrare nella circonferenza tracciata;
-Il giocatore può rientrare in possesso della palla intercettando un passaggio errato dell’avversario, oppure togliendo (scalpando) la casacca dell’avversario (il già citato "codino" o "scalpo"), solo se il giocatore è in possesso di palla, il giocatore che ha scalpato l’avversario con la palla, riporta il possesso palla alla propria sq. Il giocatore batte una punizione a proprio vantaggio (con le mani);
- Il giocatore scalpato viene espulso dal campo per due minuti. Se lo scalpo avviene a vuoto, cioè senza che il giocatore sia in possesso della palla, lo scalpatore viene espulso per due minuti;
-Vince la sq. che porta la palla vicino al paletto (facendo un punto) il maggior numero di volte.
Il buon giocatore cerca di vincere e sa perdere


2. Fase centrale



Divido la sq. in due parti. Un gruppo esegue una partita a ranghi ridotti (vedi l'articolo "partite a portine o a ranghi ridotti"). Per l'altra metà del gruppo creo un circuito con più stazioni da eseguire con e senza palla. L'obbiettivo è di sviluppare le capacità coordinative e condizionali del giocatore.





ALTRO CIRCUITO




Dopo aver fatto eseguire al primo gruppo 5 volte il circuito, curando il recupero fra una serie e l'altra,  faccio eseguire un giro  per ciascuno cronometrando, sfilando alla fine una classifica di merito. Consiglio di finire il circuito con un duello (dribbling) 1x1 con tiro in porta



Sicuramente alla fine dell'esercitazione saranno passati circa 10/15 minuti, a questo punto inverto i gruppi, e ripeto l'esercitazione con il gruppo nuovo, mentre l'altro gruppo partecipa alla partita a ranghi ridotti.
La fase centrale si esaurisce eseguendo alcuni esercizi di stretching  e di recupero fisico con tutto il gruppo. Dopodiché andrò a presentare la partita a tutto campo.



3. Partita finale

Nella partita di fine allenamento faccio partire ogni azione facendo scorrere la palla da destra (o da sinistra) fra i quattro difensori, senza pressione degli avversari, se non dopo aver completato i passaggi. Ad ogni goal obbligo di battere un "5" con la mano tutti i componenti della squadra che ha segnato



Durante la partita cerco di intervenire il meno possibile, decido di lasciare libero sfogo alla creatività dei ragazzi. Intervengo solo per alzare il ritmo e richiamare la massima concentrazione e motivazione. La regola principale è: non buttare via la palla a caso, altrimenti fischio punizione a favore degli avversari.

Infine termino raccogliendo attorno a me i ragazzi, faccio eseguire esercizi di stretching e faccio alcune considerazioni sull'andamento appena svolto. Poi tutti in doccia.

Questo allenamento l'ho ideato nel 1998
grazie

misterEzio













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